Arcangelo Sassolino
Catturare nelle sculture “l’istante in cui qualcosa sta diventando altro da quello che è”. Così riassume la sua “estetica della meraviglia e dell’instabilità” Arcangelo Sassolino, l’artista cui va il premio Civiltà Veneta perché – afferma la giuria – con la sua ricerca e l’opera legata al Bello artistico – guarda al futuro.
Dal garage di casa, dove manipolava oggetti da ragazzo, all’esperienza pluriennale in USA, come inventore di giochi manuali prima del rientro in Veneto, l’artista vicentino ha basato la sua ricerca sulla passione verso la meccanica e la tecnologia per le possibilità di indagine sulle energie latenti della materia. Ha tenuto mostre personali e di gruppo a Parigi, Roma, New York e in altre capitali e città.